Come definire un obiettivo aziendale
L’obiettivo secondo i miei clienti, prima dei corsi
Nella mia esperienza lavorativa, ed oggi più che mai, riscontro due elementi in antitesi: da un lato la necessità sempre più stringente di lavorare per obiettivi e dall’altro la quasi totale mancanza di conoscenza del significato stesso del termine obiettivo e quindi di tutto quello che in realtà dovrebbe rappresentare in un’azienda o anche nella vita personale.
A prescindere dalla grandezza dell’azienda e dal suo settore, dall’età delle persone e dal loro livello di scolarizzazione o dal loro ruolo aziendale, nel 90% dei casi se non di più, l’obiettivo viene definito più o meno in questi termini:
- un traguardo da raggiungere
- un desiderio
- una meta
- un impegno
Caratteristiche di un buon obiettivo aziendale
Risulta quindi piuttosto chiaro che se il concetto di obiettivo in un’azienda è piuttosto fumoso, di conseguenza anche i risultati, con ragionevolezza, saranno conseguenti.
Facciamo un esempio: “desidero diventare più ricco!“
E’ un desiderio, ma di fatto privo delle informazioni che chiariscano come realizzarlo.
Intuitivamente risulta ben diverso dire “desidero guadagnare 2000 euro in più ogni mese a partire dal prossimo giugno!“
In letteratura aziendale, specialmente se deriva dalle tecniche motivazionali usate nel Coaching, un buon obiettivo è quello che pone sotto il proprio controllo tutti i principali elementi realizzativi. Tale obiettivo si chiama SMART (intelligente, n.d.t.) per via del suo acronimo che racchiude i seguenti significati:
- Specific, ossia deve indicare con chiarezza a cosa si vuole arrivare
- Measurable, ossia deve indicare quale è la distanza che si deve colmare
- Achievable, ossia deve essere raggiungibile, seppur con difficoltà
- Relevant, ossia deve avere una rilevanza significativa per noi
- Time phased, ossia deve essere temporizzato, dotato di una scadenza
Senza entrare troppo nei tecnicismi tipici di un corso, spesso la semplicità di un ragionamento e l’uso di una metafora aiuta considerevolmente.
Pensate semplicemente a questo: avete appena incontrato una coppia di cari amici che vi dicono “carissimi, ci piacerebbe avervi una sera a cena a casa nostra!” … Senz’altro è un piacevole invito.
Poco dopo incontrate un’altra coppia di amici, altrettanto cari, che vi dicono “E’ da troppo tempo che non ci vediamo: che ne dite di venire sabato prossimo a cena da noi? Vi prepareremo una cena a base di frutti di mare e pesce arrosto che sappiamo vi piacciono tantissimo!”.
La prima coppia ha espresso un desiderio, l’altra ha espresso un obiettivo: io andrei a casa della seconda coppia senza indugio!